È nelle possibilità del debitore opporsi all’esecuzione immobiliare, cioè in parole molto semplici si mette in dubbio la legittimità dell’azione contestando alcuni dettagli davanti al giudice che possono essere di tipo formale oppure sostanziale.
In questa maniera si ottiene il blocco del procedimento di esecuzione immobiliare, cioè in parole povere si ferma il sequestro di un bene.
Contestazioni che vengono di solito usate durante l’opposizione all’esecuzione immobiliare a mo’ di impugnazione
Innanzitutto è possibile contestare l’esistenza del titolo esecutivo, contestare la sua nullità perché scaduto dal punto di vista temporale o perché non idoneo a fondare l’esecuzione da parte o nei confronti di un soggetto.
Ci sono anche motivi sostanziali che possono essere addotti per bloccare il tutto; uno di questi è la produzione di materiale probatorio che dimostri mutamenti intervenuti che annullino il procedimento.
Le persone che possono proporre opposizione all’esecuzione immobiliare sono tutti quelli che vengono in qualche maniera colpiti dall’esecuzione, anche se non espressamente citati nel titolo.
Possono dunque ricorrere all’azione il debitore, il terzo proprietario del bene pignorato o un altro soggetto terzo con un atto di citazione consegnato da un ufficiale giudiziario.
L’opposizione può avvenire in due momenti distinti, quando l’esecuzione viene preannunciata e quando ha avuto il suo inizio.
Il termine è di venti giorni da quando si viene a conoscenza dell’atto.
Dalla notifica del precetto è possibile presentare una opposizione che sospenderà la designazione del giudice.
Bisogna sottolineare che il magistrato chiamato a decidere è lo stesso che ha ricevuto la richiesta di esecuzione.
Quindi dopo aver ricevuto la richiesta di opposizione all’esecuzione immobiliare egli adempie due funzioni: quella di giudicare sulla richiesta esecuzione e di opposizione.
In questa maniera egli ha una fase cognitiva ampia e completa per meglio decidere.
Quando riceve la notizia dell’opposizione stabilisce una data per la convocazione delle parti, momento nel quale vengono discusse le motivazioni del procedimento, valutate da ogni angolazione.
Una delle cause di decadenza dell’opposizione all’esecuzione immobiliare è il vizio di forma della notifica.
Questi si presentano difetti o errori nella procedura di consegna dell’atto.
La strategia dilatoria temporale può apparire inconcludente, mentre spesso si rivela vincente.
Innanzitutto perché nel frattempo, la persona che ha subito l’esecuzione immobiliare potrebbe generare dei cambiamenti nella sua esistenza tali da permettergli di risolvere la situazione che ha generato l’esecuzione immobiliare.
In seconda istanza perché aumentano le spese del ricorrente, e i tempi si allungano.
A questo punto potrebbe insinuarsi il dubbio di una soluzione bonaria per riccomporre la causa.
Vista la complessità dell’argomento si consiglia di rivolgersi a uno studio legale oppure a una organizzazione che abbia un’esperienza nel settore.