La legislazione italiana con la legge 68/99 intitolata “Norme per il diritto al lavoro dei disabili” regola il diritto al lavoro dei disabili. Questa ha subito delle modifiche con l’entrata in vigore del Jobs Act nei primi mesi del 2015.
Ma andiamo per gradi e vediamo più da vicino a chi viene applicata la legge 68/99 in materia di diritto al lavoro dei disabili.
Diritto al lavoro dei disabili: la legge 68/99
Secondo la normativa, la legge 68/69 si applica:
- Alle persone in età lavorativa (di età minima di 15 anni e con obbligo scolastico ormai assolto) affette da minorazioni fisiche, psichiche o sensoriali e ai portatori di handicap intellettivo tale da comportare una riduzione delle capacità lavorative di almeno il 45%;
- Alle persone invalide con una percentuale superiore al 33%;
- Alle persone non vedenti o sordomute;
Agli invalidi di guerra, civili e invalidi per servizio con minorazioni ascritte alle tabelle di cui al decreto del Presidente della Repubblica 915/1978;
I datori di lavoro sono tenuti a garantire il posto di lavoro a tutti quei lavoratori che, non essendo disabili al momento dell’assunzione, lo sono divenuti a causa di un infortunio sul lavoro o di una malattia professionale.
Le modifiche del Jobs Act in tema di diritto al lavoro dei disabili
Con il Jobs Act sono entrate in vigore diverse novità in materia di collocamento mirato e diritto al lavoro dei disabili.
Il decreto legislativo n. 151 del 14 settembre 2015 in particolare modifica alcuni passaggi della famosa legge 68/99.
Secondo la nuova normativa le aziende private possono assumere i lavoratori disabili attraverso richiesta nominativa, anche se non possono comunque procedere con l’assunzione diretta.
In sostanza potranno essere assunti solo quei lavoratori disabili inseriti all’interno di apposite liste di collocamento.
Tra le altre novità anche la possibilità di computare, nella quota di riserva, i lavoratori già disabili prima dell’assunzione anche se non assunti attraverso il collocamento mirato.
Il Jobs Act rafforza gli incentivi per le aziende, che avranno durata più lunga in caso di assunzione di personale con disabilità intellettiva e psichica.
Sempre secondo la nuova normativa i datori di lavoro potranno assumere in una particolare unità produttiva un maggior di lavoratori disabili superiore a quello prescritto dalla legge, portando tali eccedenze a compenso del numero più basso di lavoratori assunti in altre unità produttive della stessa regione.
Le agevolazioni per i lavoratori disabili
Ai lavoratori disabili e ai loro parenti spettano per legge agevolazioni di varia natura come permessi, congedi retribuiti, diritto a scegliere la sede di lavoro più vicina in caso di assistenza ad un parente disabile, ecc.
Requisito fondamentale per richiedere queste agevolazioni è la certificazione della disabilità da parte della commissione medica della ASL territoriale che va richiesta dal lavoratore disabile o dal lavoratore che assiste una persona disabile tramite compilazione dell’apposito modulo alla ASL di competenza.