La legge riconosce specifiche forme di tutela per garantire e sostenere i cittadini con infermità fisiche o mentali che pregiudicano la loro capacità di lavoro e quindi di sostentamento.
Un passaggio importante in tal senso è stato segnato dall’approvazione della Convenzione ONU per i diritti delle persone con disabilità, nel dicembre del 2006.
La convenzione è costituita da 50 articoli e indica agli Stati membri la strada da seguire per garantire i diritti di tutti i cittadini affetti da disabilità.
Il Parlamento italiano ha ratificato la Convenzione Onu sui diritti delle persone con disabilità nel febbraio del 2009, trasformandola in una legge dello Statuto Italiano.
Ecco alcuni dei principi generali riconosciuti e tutelati dalla Convenzione sui diritti delle persone con disabilità:
- non discriminazione;
- inclusione piena nella società;
- parità di opportunità;
- accessibilità;
- diritto all’educazione;
- diritto al lavoro.
Agevolazioni e diritti delle persone con disabilità
Nella vita di tutti i giorni in Italia sono molti i diritti delle persone con disabilità che vengono riconosciuti dalla legge.
Vediamo alcuni dei più importanti che garantiscono il sostentamento e l’inclusione dei disabili nella società.
Riconoscimento invalidità civile
La legge definisce invalidi civili i cittadini affetti da minorazioni congenite o acquisite che hanno subito una riduzione della capacità lavorativa non inferiore ad un terzo o, se minori di 18 anni, che abbiano difficoltà persistenti a svolgere i compiti e le funzioni proprie della loro età.
Tutte queste persone possono presentare domanda presso la loro ASL territoriale e sottoporsi a visita medico-legale per attestare la loro invalidità e usufruire quindi dei benefici previsti dalla legge.
Assegno di invalidità
Il lavoratore che presenta minorazioni fisiche o mentali che pregiudicano la sua capacità di lavoro e la possibilità di guadagno e sostentamento può richiedere un assegno di invalidità.
Dopo aver inoltrato la domanda all’INPS il richiedente viene sottoposto a visite di accertamento e qualora sussistano i requisiti sanitari e contributivi, ottiene l’assegno di invalidità.
Pensione di inabilità
Nei casi in cui l’infermità è così grave da impedire lo svolgimento di qualsiasi attività lavorativa la legge prevede il pagamento di una pensione di inabilità.
A questa pensione può affiancarsi un assegno mensile di assistenza personale e continuativa, nei casi in cui la persona non possa svolgere da sola le attività quotidiane
Permessi orari e giornalieri
La legge prevede aiuti a favore dei lavoratori con disabilità attraverso una serie di agevolazioni anticipate sulla retribuzione dal datore di lavoro e pagate dall’INPS attraverso il conguaglio con i contributi.
Rientrano in queste agevolazioni i permessi orari e giornalieri, il congedo parentale prolungato e il congedo straordinario.
I lavoratori con disabilità possono quindi per esempio usufruire di due ore di permesso orario al giorno (per orari di lavoro pari o superiori alle sei ore giornaliere) e di tre giorni di permesso totali al mese.
Possono godere di queste agevolazioni assistenziali anche i genitori di minorenni disabili in situazioni di gravità e i genitori di maggiorenni disabili, parenti o affini fino al terzo grado di persone disabili.
Il congedo straordinario
La legge prevede un congedo straordinario di massimo due anni durante tutto l’arco della vita lavorativa, frazionabile in giorni, settimane o mesi, per l’assistenza di parenti o affini con disabilità.
Tale periodo di congedo è retribuito con un’indennità pari all’ultimo stipendio percepito ed è coperto da contribuzione figurativa.