La violazione delle regole disciplinate dal Codice della Strada può causare degli incidenti anche gravi; pensiamo ad esempio alla mancata precedenza, a un sorpasso azzardato e così via.
Un sinistro stradale può provocare danni materiali a cose e persone, che possono essere ferite anche in modo molto grave, riportando delle lesioni permanenti, se non addirittura la morire.
Il Codice della strada disciplina anche il comportamento che il conducente deve tenere in seguito a dei sinistri stradali, e prevede anche le sanzioni applicabili; nel caso in cui ci siano feriti e/o decessi la questione deve essere regolata tramite il Codice penale, con un procedimento che si apre davanti all’autorità giudiziaria; naturalmente le sanzioni saranno più pesanti se il conducente ha causato l’incidente guidando magari in stato d’ebrezza o sotto l’effetto di sostanze stupefacenti.
Sinistri con feriti
L’utente della strada, quindi non solo il conducente, ma anche un pedone, in caso di incidente ricollegabile al suo comportamento, ha l’obbligo di fermarsi e prestare soccorso; questo non significa affatto curare l’eventuale ferito, ma chiamare l’ambulanza per prestare il soccorso obbligatorio previsto dal Codice della Strada.
In caso contrario, infatti, si parla di omissione di soccorso, un reato che prevede diverse sanzioni:
- Se il conducente ha causato l’incidente e non si ferma impedendo la sua identificazione la pena prevista è la reclusione da 6 mesi a 3 anni, oltre alla sospensione della patente da 1 a 3 anni;
- Se il conducente si ferma ma non presta soccorso in modo adeguato rischia una reclusione da 1 a 3 anni oltre alla sospensione della patente per un periodo non inferiore a 1 anno e 6 mesi, ma non superiore ai 5 anni.
L’arresto non è possibile se la persona, nonostante non si sia immediatamente fermata, si mette a disposizione della polizia nelle 24 successive il sinistro stradale.
Il Codice penale disciplina i reati connessi agli incidenti stradali, in particolare i delitti di omicidio e di lesioni personali.
Sinistri senza feriti
Se le conseguenze dell’incidente riguardano solo danni ai veicoli, e c’è un accordo tra le parti per l’attribuzione delle responsabilità, si può procedere con la constatazione amichevole tramite un apposito modello (CID).
Indennizzo diretto
A partire dal 2005 è anche possibile richiedere un indennizzo diretto (o risarcimento diretto), una procedura che permette al danneggiato di chiedere il risarcimento del danno direttamente alla propria compagnia assicurativa invece di rivolgersi a quella della controparte; questa può essere applicata nei casi in cui:
- Siano coinvolti solo due veicoli a motore;
- I veicoli siano immatricolati in Italia, e assicurati.
- Non siano derivate lesioni gravi (superiori al 9% di invalidità).
Negoziazione assistita
Inoltre a partire da febbraio 2015 per la risoluzione delle controversie riguardo i sinistri stradali, chiunque intende agire in giudizio per la richiesta di risarcimento dei danni procurati dalla circolazione dei veicoli, ha l’obbligo di invitare la controparte a stipulare una convenzione di negoziazione assistita dagli avvocati, per cercare di risolvere la controversia in modo amichevole e in sede stragiudiziale.