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agevolazioni per gli invalidi civil

 

Ad oggi, nel marasma della legislazione italiana, il cittadino giudicato invalido civile si ritrova sempre in difficoltà nel capire quali sono le agevolazioni per gli invalidi civili che lo riguardano.

In questo articolo illustreremo le principali agevolazioni per gli invalidi civili e le loro specifiche.

Tali agevolazioni fiscali si suddividono in diverse tipologie, le quali riguardano:

  • Auto;
  • Ausili;
  • Sussidi tecnici ed informatici;
  • Spese per l’assistenza specifica;
  • Spese per l’assistenza personale e domestica;
  • Detrazioni per familiari a carico;
  • Prima casa;
  • Imposte comunali;
  • Telefonia fissa;
  • Telefonia mobile.

Per quanto riguarda, in particolare, l’assistenza sanitaria, le agevolazioni per gli invalidi civili riguardano:

  • Le erogazione Ausili;
  • L’esenzione Ticket.

Il legislatore ha previsto agevolazioni anche nel l’ambito del diritto del lavoro:

  • Permessi lavorativi retribuiti;
  • Congedi di due anni retribuiti;
  • Prepensionamento;
  • Scelta della sede lavorativa;
  • Rifiuto al trasferimento;
  • Lavoro notturno;
  • Liste speciali di collocamento;
  • Mobilità.

Infine, esistono anche agevolazioni per gli invalidi civili in merito al mondo della guida:

  • Contributi per l’adattamento ai dispositivi di guida;
  • Contrassegno invalidi per la circolazione e la sosta.

Infine dobbiamo segnalare l’esistenza di contributi particolari per l’eliminazione delle barriere nelle proprie abitazioni.

Vediamo nello specifico alcune delle più importanti agevolazioni per gli invalidi civili:

Auto: applicazione dell’IVA agevolata al momento dell’acquisto; detraibilità in sede di denuncia dei redditi del 19% della spesa ivi sostenuta; esenzione dal pagamento del bollo auto e tasse di trascrizione.

Ausili: applicazione dell’IVA agevolata al momento dell’acquisto e, in alcuni casi, la spesa sostenuta può essere detratta durante la dichiarazione annuale dei redditi fino al 19%.

Sussidi tecnici informatici: applicazione dell’IVA agevolata al momento dell’acquisto pc, fax, telefoni e altri prodotti di comune reperibilità e la spesa sostenuta può essere detratta in fase di dichiarazione annuale dei redditi.

Spese per l’assistenza specifica: possibilità di detrarre dal proprio reddito in sede di dichiarazione annuale le spese sostenute per assistenza sanitaria e medica a persone portatrici di handicap.

Godono di queste deduzioni i diretti interessati, i familiari che li abbiano a carico fiscale o i familiari che siano civilmente obbligati verso tali persone.

Spese per l’assistenza personale e domestica: agevolazioni fiscali per chi sostiene spese per badanti e colf.

Le modalità per usufruire di tali agevolazioni fiscali dipende dal grado di disabilità di chi beneficia della suddetta assistenza.

Detrazioni per familiari a carico: attualmente, è prevista una detrazione pari ad 800 euro (a scalare in base al proprio reddito).

Tale detrazione è aumentata ad euro 900 per ciascun figlio di età inferiore a tre anni.

Le suddette detrazioni sono aumentate di un importo pari ad euro 200 per ogni figlio portatore di handicap ex art. 3 L. 104/92.

Non sono previste detrazioni forfettarie per gli altri familiari.

Telefonia fissa: le persone anziane, persone disabili e utenti con esigenze sociali speciali possono usufruire di una riduzione fino al 50% sul canone mensile di abbonamento. Tuttavia, sono previsti dei limiti reddituali per ottenere tale beneficio.

Telefonia mobile: la legislazione vigente prevede che la tassa di concessione governativa non sia dovuta soltanto a coloro che hanno subito una perdita anatomica o funzionale di entrambi gli arti inferiori nonché ai non vedenti e sordomuti.

Erogazioni di ausili: le protesi, le ortesi e altri ausili ammessi all’erogazione sono quelli elencati in un’apposita norma e vengono erogate soltanto dietro specifica prescrizione medica.

Esenzione Ticket: disciplinate dalle singole regioni, le esenzioni vanno in base all’età, al reddito, farmaci correlati a particolari patologie o per la stessa invalidità.

Nell’ultimo caso, ad esempio, le esenzioni si applicano a partire da una percentuale di invalidità pari al 66%.

 

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